Da oggi Olbianova si arricchisce di una sezione, curata da Marella Giovannelli, dedicata alla città del passato. L'abbiamo chiamata "Olbiavecchia" con un gioco di parole che, a nostro parere, ben sintetizza il contenuto. Si tratta di un'area specifica in cui la comunità rivive attraverso la sua storia, le testimonianze, i documenti, la sua antica cultura e le tante tradizioni popolari. La giornalista e scrittrice, con la passione di andare a spulciare vecchi documenti custoditi nei luoghi più impensati, ha preparato, ed è già on line, una prima serie di notizie tutte da leggere.
Dal profilo e la storia legati a Dragut, il corsaro terrore del Mediterraneo che rase al suolo la città, alla ricostruzione delle origini dei luoghi come la piazza Regina Margherita dove era sistemata la forca con tanto di boia (s'impiccadolzu) o come l'isola di Mortorio, nome derivato da isola dei Martiri secondo gli storici arabi. "Olbiavecchia è uno spazio che vuole mettere in evidenza le radici della nostra comunità - dice la Giovannelli -. Una sorta di viaggio nel tempo che ci porta a fatti e misfatti tra cronaca e leggenda, a immagini e documenti di epoche ormai lontane." "Ci sarà posto anche per racconti - continua la scrittrice -, alberi genealogici, spigolature, curiosità d'archivio e tanto altro ancora. Senza dimenticare, naturalmente, i commenti e gli interventi dei lettori che potranno contribuire a rendere questo nuovo spazio di Olbianova sempre più ricco, interessante e dinamico". Non potevano mancare le "Piccole storie di Olbia" in una versione con testi e foto, nata come documentario televisivo di successo degli anni "90. La sezione Olbiavecchia è facilmente raggiungibile dal pulsante "Olbianova", le storie ritrovate, posto sul menù in alto.
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