Articolo di Marella Giovannelli. Foto di Giordano Putzu.
Un vecchio tronco ritorto di ginepro da ieri pomeriggio onora, nel piccolo cimitero di Tavolara, la tomba di Girolamo e Bianca Sotgiu "Giusti fra le Nazioni" per avere salvato diversi ebrei dopo l'otto settembre del 1943. Su iniziativa di Domenico Piccinnu, presidente dell'ANPI Olbia-Tempio, è stata organizzata una toccante cerimonia che ha coinvolto i familiari e diversi rappresentanti istituzionali del territorio capitanati da Sabrina Serra, assessore alla Cultura del Comune di Olbia. All'incontro hanno partecipato numerosi iscritti ANPI di tutta Italia e la presidente nazionale dell'associazione Carla Nespolo. E' stata lei a ricordare per prima la figura dei Sotgiu che, quarant'anni fa, ricevettero nella loro casa di Tavolara, l'allora senatrice Nespolo insieme allo storico Rosario Villari. Ha quindi rievocato le serate trascorse a parlare di politica e storia, a lume di candela perché a quei tempi, a Tavolara non c'era ancora l'elettricità. Commosso l'intervento di Federica, figlia di Girolamo Sotgiu e Bianca Ripepi che nel suo libro "Da Tavolara a Rodi" ha raccontato la vita sua e del marito, entrambi antifascisti militanti. La stessa Bianca partecipò, da dirigente politico, alle lotte per l'emancipazione femminile e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori agricoli in Sardegna. Presente alla cerimonia Tonino Bertoleoni, il "re" di Tavolara con la sua famiglia. Assente giustificata Lina Kantor che nel 1944 aveva otto anni e viveva a Rodi. Nella stessa città abitavano Girolamo e Bianca Sotgiu che salvarono diversi ebrei aiutandoli a fuggire. Quando il padre e la madre della piccola Lina furono catturati dai tedeschi e deportati, i Sotgiu per salvarla la adottarono falsificando dei documenti. - Senza l'intervento, provvidenziale e coraggioso dei Sotgiu, io sarei finita in un campo di sterminio. - dichiarò due anni fa Lina Kantor, arrivata in Sardegna dal Sud Africa per conoscere i discendenti di Girolamo e Bianca Sotgiu. E grazie alla sua testimonianza l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha deciso di inserire i Sotgiu tra i Giusti.