13. Agosto 2007
Zucchero al veleno, ineguagliabile mix di bravura e villania, meriterebbe solo un copia&incolla dell’articolo scritto da Mara Malda nel 2002, all’indomani della sua esibizione al Cala di Volpe. Ma, a distanza di cinque anni, nello stesso scenario, c’è stato addirittura un aggravamento nel numero e nel tipo degli insulti rivolti al pubblico dallo strapagato bluesman. Il quale ha trattato gli ottocentocinquanta strapaganti come le più classiche delle fantozziane merdacce. Alcuni, fra i meno masochisti, hanno anche chiesto la restituzione dei soldi (tanti) sborsati per il concerto.
Altri si sono alzati e, inviperiti, hanno “mollato” il tavolo e uno Zucchero imbufalito contro le donne di “una certa età che puzzano come aringhe”. Quest’anno, l’inizio soft dello show, con uno Zucchero solo canterino, aveva malignamente illuso il management Starwood e il pubblico noto & ignoto. Poi è arrivata la precisazione, del tutto superflua, scandita dall’ineffabile Fornaciari: “Sono qui solo per i soldi”, seguita da una raffica di irriferibili insulti “di genere”, decisamente pesanti e rivolti soprattutto alle signore, con protesi e senza.
Tra parolacce e considerazioni deliranti, Zucchero è riuscito a indignare praticamente tutti, dai vertici della Colony e della Starwood, alla Santanchè, Swarovski, passando per Ivana Trump, Valeria Marini, i cuochi del Cala di Volpe (crazy Sugar ha insultato persino il cibo peraltro squisito servito a cena) e via elencando.
Campione di maleducazione già sperimentata nel 2002, il recidivo Zucchero, cinque anni fa, sempre al Cala di Volpe, aveva esordito con un affettuoso “Sento di trovarmi nel posto sbagliato al momento sbagliato”, aumentando progressivamente la dose con inequivocabili appelli del tipo : “Non rompetemi il ca…; muovete il cu…; prendetevi a schiaffi da soli se non siete capaci di divertirvi!…”ed altre amenità del genere. Ieri, Fornaciari, evidentemente ispirato dal contesto Calavolpino, ha fatto anche di peggio, raggiungendo rari picchi di villania, volgarità e maleducazione. Bontà sua e peggio per chi ha deciso di richiamarlo, correndo (e pagando salato) il rischio-insulto nella certezza di una serata con ritorno economico garantito.
Nelle immagini impietose trasmesse dall’emittente regionale Cinquestelle si possono sentire gli insulti e, soprattutto, si vedono le bottiglie da lui lanciate dal palcoscenico in mezzo al pubblico che ballava. Una di queste bottiglie, è stata rispedita al mittente mancandolo di poco. E’ scoppiato un tafferuglio sedato da un vigilante e da un vigile fuori servizio che hanno calmato gli animi dei clienti inferociti.