Rosella Berlusconi: i miei ricordi in ordine sparso ma affettuoso da Porto Rotondo

03. Febbraio 2008

Nel giorno della morte di Rosella Berlusconi impossibile non ricordare le tante vacanze da lei trascorse a Porto Rotondo. A differenza di tanti altri importanti personaggi, ospiti estivi del villaggio, la mamma del Cavaliere partecipava alla vita della comunità. Lo faceva con grande semplicità e naturalezza, arguta e gentile, curiosa e loquace. La domenica non mancava mai alla Messa nella Chiesa di San Lorenzo e, prima e dopo la funzione, si tratteneva a chiacchierare con la gente. Socievole ed estroversa accettava volentieri gli inviti. Un pomeriggio partecipò all’inaugurazione di una palestra e chiese informazioni su tutti i macchinari girando fra gli invitati con l’entusiasmo di una ragazzina. A Porto Rotondo veniva spesso, anche fuori stagione e diversi suoi compleanni sono stati festeggiati alla Certosa di Punta Lada. Amava moltissimo i fiori, le rocce e il mare ma le piaceva anche “scendere” in paese da Punta Lada per una passeggiata in piazzetta o sul porto. Andava anche a teatro, con la figlia e la nipote, per seguire i saggi di danza organizzati dalle scuole di ballo di Olbia.

Rosella Berlusconi i miei ricordi in ordine sparso ma affettuoso da Porto Rotondo  Rosella Berlusconi i miei ricordi in ordine sparso ma affettuoso da Porto Rotondo 1

Due estati fa, il 14 agosto, Silvio e Rosella Berlusconi hanno partecipato alla festa di Ana Bettz. Il Cavaliere era di ottimo umore. Non a caso il mio articolo, pubblicato anche in questo sito, era intitolato “ Ferragosto canterino e ballerino per Silvio Berlusconi pirotecnico”. Io, in un tavolo poco distante dal loro, sono rimasta colpita dalla tenerezza pubblicamente dimostrata dal figlio alla madre. Lei lo osservava con un sorriso indulgente mentre lui cantava e ballava. Il Cavaliere, divertito e divertente, dopo ogni cantatina o giro di danza, si avvicinava a mamma Rosella per una carezza e un bacio. Il 14 agosto di quest’anno, l’atmosfera era molto diversa in casa di Ana Bettz. Nella mia cronaca del giorno dopo si legge che “…Berlusconi aveva lasciato a casa, oltre al maglioncino, anche la voglia di danze e coretti. Per evitare equivoci e strumentalizzazioni l’ex-Premier ha scelto di trascorrere un’estate di semi-clausura. Ogni giorno, in elicottero, parte dalla Certosa di Porto Rotondo per andare a trovare la madre, rimasta a casa per motivi di salute. “Lei mangia solo con me - ha detto Berlusconi - quindi io faccio su e giù ogni giorno”.

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Nel 2004, alla presentazione del mio libro “Porto Rotondo, storia di un’emozione”, la signora Rosella arrivò accompagnata da alcuni amici. Ascoltò con attenzione i vari interventi e poi si avvicinò a me dicendomi che avevo fatto “ proprio bene a sentire gli anziani che stavano qui prima dei turisti”. Era affascinata dai racconti degli abitanti dei vecchi stazzi di Poltu Ridundu. Sul libro che le diedi, al posto della dedica, scrissi una delle mie poesie intitolata “Aquila” perché quella donna così minuta riusciva a trasmettere forza ed energia. E con questi versi oggi voglio ricordare Rosella Berlusconi.

Rosella Berlusconi i miei ricordi in ordine sparso ma affettuoso da Porto Rotondo 4

“Ali forti spiegate nel regno di smalto aquila in volo calmo e superbo sulla valle incantata di peonie in fiore. Il tuo nido in una corona di rocce.”

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