24. Settembre 2006
La prima estate di www.marellagiovannelli.com non può essere archiviata senza un ringraziamento speciale ai colleghi della stampa.
Il sito è stato citato a destra e a manca e questo, forse, aiuterà Mara Malda, a superare il complesso di vivere in una sorta di Limbo politico.
Qualcuno dice che chi non si schiera è privo di ideali, valori e persino cervello.
Ma la vera libertà (l’unica che dipende da noi e non dovremmo mai perdere) è proprio quella di poter valutare le persone, i loro comportamenti e i fatti di cronaca bianca, rosa o nera, senza essere ingabbiati da schemi e codici di partito. Quindi, metto nello stesso calderone dei ringraziati & fotografati: Giommaria Bellu e Francesco Bei di Repubblica, Gianni Santucci e Gianguido Vecchi del Corriere della Sera, Antonella Piperno di Panorama e Giampiero Cocco della Nuova Sardegna. Da loro ho avuto le sorprese più belle. Un GRAZIE magnum va a Roberto D’Agostino per la vetrina-ribalta su Dagospia e a Pino Careddu per la finestra su Sassari Sera. E, pensando alla prossima estate, saluti e baci a Salvo La Fata e Riccardo Frezza, attualmente in trasferta sull’Isola dei Famosi.
12. Ottobre 2006
Il richiamo irresistibile dei funghi (annata eccezionale in Sardegna) mi ha convinta a perdere un fantastico bagno ottobrino e a lasciare la spiaggia di Porto Rotondo per andare nei boschi di Priatu.
Armata di cestino con dentro macchina fotografica, coltello e cellulare, vestita con maglia e jeans già strappati, ho impiegato circa mezz’ora per arrivare in Alta Gallura. La zona, nota per l’abbondanza di ovili e porcini reali, è un intrico di querce, corbezzoli e rovi con qualche radura circondata da rocce scolpite in forme bizzarre.
Davanti a una di queste, in tutto e per tutto simile a un mascherone, mi sono incantata e, per fotografarla, non mi sono accorta del cornutissimo marito della placidissima signora mucca da me immortalata poco prima.
Il toro, a passo di carica, mi ha messo in fuga come una lepre. Ho quindi raggiunto un altro boschetto, apparentemente più tranquillo, dove in mancanza di funghi “buoni” ho cominciato a fotografare quelli “matti” tanto per avere un ricordo. Sola e quindi felice stavo assaporando un bel corbezzolo maturo quando alle mie spalle ho sentito un “Bau Bau” con ringhio incorporato. Un grosso cane pastore, abbandonate le sue pecore, stava avanzando a balzi verso di me, appena scampata dal toro.
La mia corsa, questa volta, si è miserevolmente bloccata contro una doppia barriera: muro a secco recintato con del filo spinato. Con il cagnone alle calcagna, infilando il piede tra una pietra e l’altra sono riuscita a scavalcare il muretto ma uno spunzone del fil di ferro mi ha praticamente lasciato in mutande, avendo agganciato un diabolico buco dei miei jeans.
Rientrata a Porto Rotondo in condizioni pietose, senza neanche un fungo e con queste poche foto, scattate tra una disavventura e l’altra, i miei hanno deciso di portarmi a cena fuori. Appena entrata al ristorante Il Portico ho visto all’ingresso un magnifico cesto di porcini reali. Incredibile ma vero: erano stati raccolti nel pomeriggio a Priatu. Io ero nella stessa zona in quelle ore ma, evidentemente, i risultati portati a casa sono stati ben diversi. Con i funghi quindi, ho chiuso perchè quest’ultima disavventura non è la prima. Lo scorso anno, sempre sola in un bosco della Gallura, mi sono trovata davanti due cacciatori che inseguivano un cinghiale. Un’altra volta mi sono persa con il cellulare muto per assenza di campo e una paura terribile fino a quando (era già buio) sono riuscita a ritrovare la mia macchina.
25. Novembre 2006
L’incontinenza verbale di Silvio Berlusconi è cosa nota. “I pensieri mi escono dalla bocca prima ancora di fermarsi nella mia testa” - così disse lo stesso Cavaliere ad alcuni ospiti, invitati a cena alla Certosa di Porto Rotondo.
Il saggio consiglio: “Conta fino a dieci e poi parla” è sempre stato allegramente ignorato da Berlusconi che, spesso, tracima nei gesti oltre che nelle parole. Iper-galante con le belle donne, ciarliero e loquace in compagnia, il Cavaliere canterino e ballerino presta il fianco a veri e falsi scoop.
Ma spesso, da vera soubrette della politica, fa anche la mossa per “tenere la scena” e tornare alla ribalta. Il buio, la vecchiaia, la solitudine e gli abbandoni sono altrettanti demoni per l’uomo Berlusconi.
Quella “sensazione di rigetto della politica” provata (ed ammessa) una volta diventato ex-Premier, era stata smaltita durante l’estate. In un paio di mesi a Porto Rotondo, il Cavaliere si è ritemprato grazie a una cura intensiva di bagni di folla più che di mare, allegre compagnie, concertini, balletti, vulcanate e trattamenti al caviale per la pelle del viso.
Berlusconi si è divertito a ruota libera e ha parlato a ruota evasa; tutti quelli che hanno avuto l’occasione di incontrarlo avrebbero potuto mettere a segno uno scoop al giorno. Tra frasi, atteggiamenti e frequentazioni, il Cavaliere in vacanza ha fornito un campionario di tentazioni quasi irresistibili e per i giornalisti c’era solo l’imbarazzo della scelta.
Molti ( ma non tutti) hanno comunque capito che c’è una differenza tra uno sfogo privato, una conversazione tra amici e una dichiarazione pubblica. Le esternazioni di Berlusconi “fuori onda” in casa di Daniela Santanchè hanno creato un polverone, forse sollevato ad arte.
Una volta i trastulli erano altri: nascondino, mosca cieca, lo schiaffo del soldato, il teatrino dei burattini, il gioco delle parti, guardie e ladri. Ora, inseguiti dall’onda lunga del tormentone: “Silvio molla o non molla; lo ha detto o non lo ha detto; era serio o era faceto?” , aspettiamo tutti la prossima battuta (persa o lanciata) dal battutista-battitore libero Berlusconi.
16. Ottobre 2006
Lucia Annunziata, con il suo piglio da minaccioso rottweiler, è riuscita a far biascicare a Briatore il suo alto concetto di politica che potrebbe anche scegliere di fare se si dovesse annoiare troppo facendo altro. La speranza è che, tra Formula 1, Billionaire & Gregoraci, il geometra di Cuneo continui a divertirsi per molto tempo ancora.
La voglia di maneggiare il “giocattolo” nuovo della politica, deve essergli venuta questa estate, prima in chiave anti-Soru e quindi circoscritta al caso Sardegna per le tasse sul lusso imposte dal Governatore. Briatore però, con la sua promo-protesta a pagamento strillata sui giornali, ha incassato unanimi pernacchie dai Sardi, compresi quelli contrari a Soru, infastiditi dalla sua ingerenza nelle questioni isolane.
I metodi di BillioFlavio, giustamente avversati dal fiero popolo sardo, hanno invece trovato un bel tappetino rosso alla Certosa. E così Briatore, già fraterno amico di Daniela Santanchè ed Emilio Fede, lo scorso agosto ha scoperto varie affinità con Silvio Berlusconi. Tra i due, ci sono stati scambi di visite e cortesie, con incontri e chiacchierate più o meno riservate, anche d’argomento politico o aspirante tale. Forse Briatore per Berlusconi rappresenta un modello di personaggio vincente sul quale scommettere. Ma quale credibilità può avere chi considera la politica un’alternativa alla noia?
Se Lucia Annunziata fosse stata meno antipaticamente molesta e lo avesse lasciato parlare, Pavon Briatore, invece di annaspare, ci avrebbe regalato Mezz’ora intera di perle oltre a quelle già inanellate, tipo:
“Questa Finanziaria colpisce i poveri che non hanno la struttura del ricco e criminalizza i ricchi, cioè quelli che ce l'hanno fatta, invece di considerarli un esempio per i giovani...E’ il mercato a decidere chi diventa ricco e chi diventa povero...Se fossi un italiano che deve dare il 50% allo stato farei così: se posso pago, altrimenti no E se non ce la facessi a stare in Italia me ne andrei. L'evasione delle tasse non è giustificabile, ma è comprensibile... Chi ha successo non deve essere illegale. Si può avere successo assolutamente nella legalità. Si diventa ricchi con il lavoro... Le tasse vengono evase quando il cittadino pensa che si sia superato il limite. In Inghilterra per esempio sono giuste, infatti lì non c'è evasione. Dovremmo copiare i Paesi che funzionano... I politici attuali in Italia sono scarsi...” Marco Pannella, nel definire “molto ragionevole ed onesto” l’intervento di Flavio Briatorchiato da Lucia Annunziata, lo ha praticamente sdoganato e benedetto. Per niente colpito dalle profonde motivazioni del manager Renault e Billionaire: “La politica non ti annoia, magari se dovessi annoiarmi ci penserò. Se tra un paio d'anni potessi dare un contributo perchè no? Ci rivediamo e ne parliamo".
28. Novembre 2006
A Porto Rotondo la notizia circola insistentemente: Paola Marzotto, figlia di Marta e madre di Beatrice Borromeo, ha venduto ad un amico russo (si parla di 18 milioni di euro) la magnifica villa sul mare di Punta Volpe. Cuore della casa è il celebre salotto affrescato da Renato Guttuso con i suoi inconfondibili tetti mediterranei.
Straordinario anche il volo di colombe in legno, sempre opera del Maestro siciliano sul camino-scultura di Andrea Cascella. E il motivo delle colombe, simbolo di pace, si ritrova nel bagno della stessa villa, dipinto come un cielo da Guttuso. Villa Marzotto è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle dimore “eccellenti” vendute ai magnati di Mosca o San Pietroburgo. Sempre alla ricerca di proprietà sul mare, hanno già acquistato le più belle, a cominciare da villa Minerva, anche questa sulla spiaggia di Punta Volpe, venduta da Veronica Lario a Roustam Tariko per una trentina di miliardi delle vecchie lire.
Ha invece scelto Punta Lada, l’industriale Vyacheslav Kantor, presidente del Congresso Ebraico Russo, che, nel giro di un paio di anni, ha acquistato due ville-gioiello, pagando la prima 19 e la seconda 23 miliardi di ex lire. La scorsa primavera, un altro russo, potente e riservato, si è accaparrato ad un prezzo molto interessante, una villa a Punta Volpe dove ha trascorso le vacanze estive. In espansione, oltre ai proprietari, anche gli affittuari con sbarchi multipli di famiglie russe, spesso legate, tra loro, da rapporti d’amicizia o d’affari. A questo punto, Porto Rotondo, più che ospitare una colonia, appare sempre più colonizzata dai Russi.