Vita politica degli Ebrei in Russia dalla fine del 1800 al 1930. Marella Giovannelli
Dedicato a tutti i profughi ebrei che ho conosciuto, intere famiglie che, negli anni Settanta, abbandonarono l'allora Unione Sovietica a causa dell'antisemitismo. L'ascolto delle loro vicende personali è stato il seme che ha generato questo mio lavoro di ricerca storica.
Questo lavoro di ricerca storica e di approfondito studio personale non si presta a delle conclusioni, nel senso comunemente dato a questa espressione.
Infatti, sull' argomento trattato hanno dibattuto molti autori di vari paesi ma quasi tutti hanno in¬terpretato in chiave politica, spesso parziale, gli avvenimenti e persino i dati statistici che si riferi¬scono alla vita politica degli Ebrei in Russia dalla fine del 1800 al 1930.
D'altra parte, le fonti ufficiali sovietiche al riguardo sono state estremamente reticenti e non hanno aiutato a chiarire gli aspetti controversi legati al ruolo ebraico nella Rivoluzione e nel suo consolidamento.
Ha quindi assunto un alone mitico, in un contesto socio-economico troppo semplificato e tra¬scurato, la figura dell'Ebreo russo rivoluzionario, comunista prima entusiasta e benvoluto, poi deluso e perseguitato.
Ho cercato di portare alla luce la storia diversa, più taciuta perché più triste e scomoda di un Ebraismo russo, estremamente tormentato, a volte strumentalizzato, assai raramente rispettato, in un periodo traumatizzante della sua storia, denso di sconvolgimenti e di equivoci non ancora dissolti.
Marella Giovannelli