Testo e foto di Marella Giovannelli.
Inge Feltrinelli è morta. La regina dell'editoria è stata soprattutto una donna di rara sensibilità e, per me, un'amica meravigliosa. Inge carissima che ogni volta veniva a trovarmi con un pacco di libri in regalo e mi parlava dei "suoi" autori con un entusiasmo e una partecipazione incredibili. Lo faceva sorseggiando un bicchiere di vermentino freschissimo e gustando i suoi adorati spaghetti al pomodoro e basilico. "Mi raccomando - diceva - falli cucinare da tuo marito che come lui non li fa nessuno". Inge che amava ballare, ridere e scherzare. Che venne con me e altre amiche a Orgosolo e stette tutto il tempo a chiacchierare con la gente del posto dimenticandosi anche di mangiare. Inge nonna dolcissima che, quando arrivavano i nipoti, lasciava tutto e tutti per stare con loro. Inge sempre alla ricerca di localini nuovi da scoprire e luoghi intatti da attraversare. Inge, grandissima fotografa che mi raccontava dei suoi incontri con i miti della cultura internazionale. Inge che fu tra le prime a leggere le mie poesie spingendomi a pubblicarle. Inge innamorata di Porto Rotondo sin dai suoi inizi, e di tutta la Sardegna che adorava.