Tra Babbi Natale free e nanetti liberati: c’è Movimento e Movimento

27. Dicembre 2006

Nani liberati

Il Malag, il “Movimento autonomo per la liberazione delle anime da giardino” che, fino ad oggi, ha “rapito” 400 nanetti in tutta Italia, ha precisato di non aver nessun collegamento con il neonato “Movimento di liberazione dei Babbi Natale da terrazzo”. Nei giorni scorsi, in un paese del Bergamasco, è stato messo a segno il primo raid del M.L.B.N.T. che ha fatto sparire quindici Babbi appesi o arrampicati sulle facciate o nei balconi dei palazzi.

Tra Babbi Natale free e nanetti liberati  Tra Babbi Natale free e nanetti liberati1

Poi li hanno “liberati” in un parco spiegando la finalità del gesto in un comunicato di rivendicazione dove, tra le altre cose, si legge che “il Babbo Natale che avevi legato ora è libero e felice. Noi membri del movimento vogliamo che cessi la moda di appendere il Babbo Natale ai terrazzi, perchè lui è uno spirito libero che visita le case delle persone buone. Nessuno può legarlo al terrazzo obbligandolo a fare visita alla propria abitazione. Babbo Natale compare dalle nostre parti solo nella notte di Natale, la sua casa è in Lapponia e non vive ai terrazzi o alle finestre dove sembra un impiccato. Comunque se vuoi riavere il tuo Babbo Natale, vai nel boschetto, quello vicino alla ferrovia, dove potrai trovarlo”. Firmato: Babbi Natale Free. E, infatti, i quindici pupazzi sono stati trovati sistemati su un albero. Risate quasi per tutti perchè alcuni hanno presentato denuncia ai carabinieri per qualche danno alle facciate o alle inferriate provocato durante il “rapimento” dei Babbi. A questo punto, chi segue le gesta del commando specializzato nella liberazione degli gnomi in gesso sistemati nei giardini, ha subito pensato ad un’azione diversificata, in chiave natalizia, del movimento nato in Francia e ormai molto diffuso anche in Spagna oltre che in Italia.

Tra Babbi Natale free e nanetti liberati2  Tra Babbi Natale free e nanetti liberati3

Gli ottanta liberatori di nani in gesso, attivi in varie regioni italiane, ricordano anche, dal sito www.malag.it di aver compiuto, fino ad oggi, 125 missioni liberando “406 anime dei nanetti da giardino, imprigionate in un involucro di gesso, costretti a sorridere, al freddo, sotto la neve e la pioggia... nel tentativo di controllare la Natura, appropriarsi delle antiche favole e diffondere una fantasia globalizzata”. I volontari del Malag che definiscono “kitsch” ed “orrore ecologico” la moda dei nanetti da giardino, sono altrettanto impietosi nei confronti degli “orrendi pupazzi che in questo periodo affollano ringhiere, finestre, balconi, cornicioni, cancelli, ecc. Babbi Natale di pezza rigorosamente prodotti in Cina che si arrampicano deformi su piccole scalette, o appesi ad un balcone nello strenuo tentativo di scalarlo, ma che lì rimangono per tutte le feste di Natale. Lo sappiamo, è una scena triste e deprimente, soprattutto in questo periodo, ma non possiamo farci nulla”. Dicono di aver “gentilmente declinato”, per tre motivi, molte richieste d’intervento arrivate al Malag, per la liberazione dei Babbi Natale. Primo: il Movimento vuol liberare i nanetti ed ogni altro essere è una distrazione dalla battaglia principale. Secondo: Babbo Natale non è una creatura dei boschi. Terzo: chi ha il coraggio di arrampicarsi su un balcone fino al 2° piano in pieno centro?

Lele Mora: intanto la Polizia lo premia

09. Gennaio 2007

 Non bastava aver imbottito di Sara Tommasi, Ana Laura Ribas, Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, il “XII Megashow per la Pace - Befana delle Forze di Polizia”. Presidente dell’Api è l’ispettore della Digos Carmine Abagnale, consigliere comunale indipendente eletto con Forza Italia che, nel suo sito mostra un’evidente inclinazione a farsi fotografare con personaggi più o meno noti ma ignoti mai.

Lele Mora intanto la Polizia lo premia  Lele Mora intanto la Polizia lo premia 1

Per l’Epifania ha organizzato (come si può leggere nel portale dell’Associazione poliziotti italiani) una “kermesse dedicata a grandi e piccini che, unitamente all’intento di far trascorrere un pomeriggio divertente ai figli degli operatori della sicurezza e ai bambini milanesi, ha come obiettivo quello di rinsaldare i vincoli di stima, amicizia, rispetto e collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine”.

Lele Mora intanto la Polizia lo premia 2

La variegata lista degli ospiti invitati per la Befana della Polizia, oltre alle quattro ciliegine lelemoriche (Tommasi-Ribas-Vitagliano-Interrante) comprendeva anche Francesco Baccini e il Mago Ermy, Francesco Arca e Tullio De Piscopo, Alessia Ventura e Umberto Smaila, Maurizio Ferrini e Pino Biaggioli più Jerry Calà, I Bravo di Augusto Righetti, Luca Viraghi, Danilo Vizzini di Zelig ed altri non meglio identificati. Durante lo spettacolo, presentato da Cesare Cadeo, Iuliana Ierugan, Cristiano Gatti, Chiara Maiocchi e Camilla Vaira, è stato anche consegnato un "riconoscimento ai rappresentati della grande famiglia delle Forze dell’Ordine, agli agenti della Polizia Locale e dei vigili del Fuoco che si sono contraddistinti per il loro impegno professionale". Poi è arrivata l’ora del cavolo a merenda per la Befana della Polizia, evidentemente fan irriducibile di Lele Mora e della sua “scuderia”.

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Al “XII Megashow per la Pace”, tanto per non farsi mancare nulla, l'Associazione poliziotti italiani ha consegnato un premio anche all’agente, non speciale ma Mora. La motivazione? Irresistibile nella sostanza e nella forma: “…Per aver nel corso degli anni contribuito alla scoperta di numerosi talenti dello spettacolo accrescendo il prestigio stilistico, nel nostro Paese, nel mondo…”.

Da Tendenza a Rivoluzione Veronica

31 Gennaio 2007

Veronica Berlusconi, solitamente così riflessiva, controllata, riservata, indulgente e paziente, non ne può evidentemente più di una vita coniugale che ha smesso di piacerle da diversi anni.

Da Tendenza a Rivoluzione Veronica  Da Tendenza a Rivoluzione Veronica 1

La clamorosa lettera-sfogo da lei spedita a “Repubblica” non può essere considerata alla stregua di una banale scenata di gelosia nei confronti del marito sin troppo cavaliere e sempre più galante, malgrado l’età e gli acciacchi che avanzano.

Da Tendenza a Rivoluzione Veronica 2  Da Tendenza a Rivoluzione Veronica 3

Nella sua biografia, più che autorizzata, concordata insieme all’amica-giornalista-scrittice Maria Latella, Veronica Lario aveva già lanciato la sua Tendenza: un segnale inequivocabile sul desiderio di un futuro diverso, senza Silvio.

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Nella lettera inviata a “Repubblica”, la signora Berlusconi amplifica ed ufficializza un disagio che certo non è nato, cresciuto e scoppiato per i complimenti volgarotti e le battute, più o meno infelici, con le quali suo marito ha “condito” la cena di gala seguita alla consegna dei Telegatti. Il povero Silvio, notoriamente sensibile, circondato da tante belle e giovani "tope", è andato a ruota libera ma, sua moglie Veronica, ha definito inaccettabili e lesive della sua dignità, frasi tipo “ ... se non fossi già sposato la sposerei subito” e “con te andrei ovunque” .


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Ha quindi chiesto pubbliche scuse a suo marito che, nel giro di qualche ora, le ha risposto con tanto di nota diffusa da tutte le agenzie di stampa. Silvio Berlusconi, oltre a scusarsi, ammette “un periodo di turbolenza e di affanno”. Il Cavaliere insiste, come tante altre volte, nel cercare the happy end e scrive che “...finirà nella dolcezza come tutte le storie vere”. Alla moglie offesa ricorda che “la tua dignità non c'entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento...”

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Le scuse pubbliche ricevute dal marito pentito potrebbero non bastare a Veronica, abituata a pesare con estrema attenzione, gesti e parole. Se lei ha deciso di uscire allo scoperto, riservando ad una lettera così privata un destino impietosamente pubblico, il suo gesto ha un retrogusto di vendetta, solitudine ed incomprensione.

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Una “facciata” matrimoniale apparentemente dorata ed inossidabile può diventare una gabbia anche a cinquant’anni. La stupefacente grafia da monaca benedettina, perfezionata dalla signora Berlusconi nel corso degli anni, forse ha bisogno di un punto e a capo: non più Tendenza ma Rivoluzione Veronica ed Imprevedibile con o senza Silvio.

Lele Mora: vola, colomba bianca vola...e torna con l’album delle figurine

24. Gennaio 2007

“Vola, colomba bianca, vola. Diglielo tu che tornerò.....”, così cinguetta Nilla Pizzi dalla home page del sito ufficiale di Lele Mora. E lui, ispirato dalla sua canzone preferita, riaccende i riflettori sulla sua scuderia e su Lelemora medesimo annunciando la prossima commercializzazione di un album con le figurine dei vip.


Lele Mora vola colomba bianca volae torna con lalbum delle figurine  Lele Mora vola colomba bianca volae torna con lalbum delle figurine1

Sarà diviso in quattro sezioni: la prima è composta da 47 cards (lui le chiama così) fotografiche che riguardano i personaggi “assistiti” dall'agenzia LM Management di Lele Mora complete di schede personali. La “figu” di Valeria Marini potrà essere scambiata con quella di Elisabetta Gregoraci, Aida Yespica, Francesca Lodo, Sabrina Ferilli o Nancy Brilli. L’immaginetta di Loredana Lecciso, forse, competerà, quanto a quotazioni, con quella di Luisa Corna o di Ana Laura Ribas.

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Nelle bustine, in vendita nelle edicole dal 5 febbraio a 1 euro, troveranno posto anche “i santini” di Gigi D’Alessio, Costantino, Interrante, Brosio, Apicella e, naturalmente, della ex-santissima Irene Pivetti folgorata da Lele Mora sulla via delle vacanze estive 2006.

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La seconda sezione dell’album, dedicata agli “amici di Lele”, comprende 35 cards in un fritto- misto-vip dove spuntano, tra gli altri: Fabrizio Corona, Emilio Fede, Briatore, Pavarotti, Antonio Marano direttore di Raidue, Moira Orfei e, naturalmente, Nilla Pizzi, musa ispiratrice di Lele Mora.

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La terza sezione è dedicata alle 48 discoteche “più In” d'Italia, mentre nella quarta ci sono le faccine adesive dei 18 dj di Radio 105, sponsor tecnico dell’album. Per la sua presentazione si sta organizzando un gran galà con spettacolo top-secret, condotto da Irene Pivetti, il prossimo 5 febbraio al teatro Ventaglio Smeraldo di Milano. Seguirà una raffica di “LM Cards Party” che si terranno, in tutta Italia, nelle 48 discoteche già immortalate nelle figurine. Prevista la distribuzione gratuita di album e bustine; prevedibili le “apparizioni” dei vippazzi & vippetti raffigurati, incarnati e ben pagati.

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Non per niente, Lele Mora ha definito una “bella trovata commerciale” la sua ultima invenzione. Ha quindi sganciato un grappolo di commenti e dichiarazioni ad uso e consumo molto suo, del tipo: 1° “Mi sto ancora chiedendo come mai mi abbiano sbattuto in prima pagina nell’ambito di un'inchiesta per la quale ancora nessun magistrato mi ha chiesto nulla”.

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2° “Sono distante da quelle cose e poi tutto si è risolto in una bolla di sapone. Non è successo niente, niente”. 3° “La società è cambiata. Oggi la gente è sempre più attirata dai volti che vede in tv. L'album altro non è che un modo di promuovere un prodotto. Perché oggi siamo tutti dei prodotti”.

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Adelina Tattilo: trasgressiva editrice, dolce matriarca...io ti ricordo così

02. Agosto 2007 

Tattilo Adelina rit

Adelina Tattilo, morta ieri sera a Roma, nei “coccodrilli” di tutte le agenzie di stampa è stata ricordata come “la storica e trasgressiva editrice di Playmen, la rivista che ha rappresentato negli anni Settanta un vero e proprio boom editoriale nel segmento del sexy glamour, battendo spesso in Italia e in Europa la concorrenza dei colossi americani Playboy e Penthouse e contribuendo a cambiare i costumi sociali degli italiani dalla seconda metà degli anni Sessanta". Nel comunicato ufficiale, diffuso dalla casa editrice, è stato sottolineato “il ruolo della Tattilo nel settore editoriale italiano e il suo modello di imprenditoria al femminile.” Ricordati anche i servizi di cultura affidati dalla brillante Adelina a nomi importanti della letteratura e del giornalismo nazionale ed internazionale, oltre alle sue tante frequentazioni mondane e politiche. Io invece voglio ricordarla per come l’ho conosciuta, nell’arco di tante estati, a Porto Rotondo.

Adelina Tattilo trasgressiva editrice dolce matriarcaio ti ricordo così  Adelina Tattilo trasgressiva editrice dolce matriarcaio ti ricordo così 1

Di lei ho scritto tante volte; piccoli aneddoti perchè Adelina così solare, istintiva, amante della vita, ospitale era una persona speciale. Una matriarca innamorata dei suoi figli e dei suoi nipoti; leale e generosa, come non si usa più, con gli amici. Certo Adelina non era una buona “fonte” per il gossip: nella sua casa non si usava parlare male di nessuno; il pettegolezzo “cattivo” era bandito, ignorato, non gradito. A lei piacevano altre cose: giocare a carte con un gruppo di amici veri, ascoltare Nino Fuscella alla chitarra, stare con i figli e i nipotini, vivere il mare durante il giorno ed uscire la sera ma non troppo spesso perchè, se le cene o gli spettacoli erano noiosi, Adelina si addormentava. Per questo preferiva ricevere a casa sua, mai troppe persone tutte insieme, visto che lei amava conversare ed ascoltare senza tanta confusione intorno.

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In un mio articolo di qualche anno fa raccontavo:... “Seminascosta da una coppa di gelato più grande di lei l'editore di Playmen, Adelina Tattilo ha seguito con attenzione la presentazione del libro di Micaela (detta Michi) Gioia, intitolato “Segretarie”. Nel bel mezzo del fuoco incrociato di domande e risposte tra Marta Marzotto, Marella Giovannelli e l'autrice del romanzo, si è sentita la voce-rombo di tuono (sul roco possente) della bionda Adelina che, tra un bocconcino di gelato e l'altro, chiedeva la parola.

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Passati pochi minuti la Contessa calatissima nel ruolo di presentatrice dell'autrice, ha esclamato"Ora puoi esternare Adelina!". E la Tattilo, ormai autorizzata finalmente così esternò: "Io dissento sul ruolo oscuro delle segretarie, con le mie ho sempre avuto un rapporto splendido, con me non sono mai state nell'ombra!!!" . “Infatti tu sei una donna!” le ha ricordato ineffabile Michi Gioia”.

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Adelina Tattilo, e questo consola chi le ha voluto bene, è morta dopo una breve malattia, di cui lei ignorava la gravità. Aveva detto a Lina Wertmuller che sarebbe uscita prestissimo dalla clinica e avrebbero cenato insieme la settimana prossima.

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Serena e sorridente, Adelina non più trasgressiva, era una donna che aveva saputo accettare il passare del tempo, scoprendo ed assaporando, ogni giorno, all’interno della sua famiglia, priorità diverse rispetto al passato ma che le davano gioie continue ed autentiche.

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