Tra campanacci e fuochi d’artificio arrivederci al polo in Costa Smeralda

05 Maggio 2008

Al Cala di Volpe, con un campanaccio gigante regalato a Mrs. Laurel Barrack e i ringraziamenti a tutti i cavalieri e ai cavalli arrivati da mezzo mondo, si è chiuso tra balli e fuochi d’artificio, (ripresi con il cellulare da Valeria Marini in versione sexy-tecnologica), il torneo di polo Jaeger-Le Coultre-Spring Gold Cup 2008.

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L’edizione primaverile ha visto il successo del team austriaco Green House (guidato da Robert Kofler) che, nella finalissima al Centro Ippico Shergan, tra San Pantaleo e Porto Cervo, ha battuto proprio la squadra del main sponsor Jaeger-LeCoultre, capitanata dal romano Simone Chiarella, campione europeo in carica.

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Al terzo posto è finito il Cala di Volpe che ha superato l’Audi, mentre nel match giocato per la definizione del 5° e 6° posto, il polo team Deutsche Bank PWM si è imposto su Tecnomar.

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A rendere meno amaro il penultimo posto della Deutsche Bank, una cena “preventiva” ma squisita, organizzata dalla pierre Paola Mazzuccato la sera prima delle finali, nel ristorante di Gianni Pedrinelli. Tra prime colazioni continentali con prolunghe in brunch ed aperitivi estesi a pranzi, merende e cene, si è creato un certo ingorgo di appuntamenti conviviali nella settimana del polo.


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Salvi solo i cavalli dall’indigestione di mondanità anticipata. Inoltre, visto il caldo già estivo a primavera, pare più che opportuna la decisione di giocare in notturna il torneo di polo, fissato per il prossimo mese di luglio. A sorpresa, la visita dell’asso messicano Guillermo Gracida (nella squadra del Cala di Volpe insieme a Tom Barrack) al Museo archeologico di Olbia.

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Accompagnato dalla signora Barrack, con altri amici al seguito, il Memo fuoriclasse del polo ha ammirato il relitto restaurato di un’antica nave affondata dai Vandali e gli altri reperti di età nuragica, punica, fenicia, greca, romana e medioevale, tutti ritrovati nel territorio di Olbia.

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Tra le curiosità del torneo e dintorni: il passaggio-passeggio di Lele Mora con amici decorativi al seguito, nella piazzetta di Porto Cervo proprio mentre ai cavalieri stivaluti del polo venivano consegnate le maglie ufficiali. Non sole ma accompagnate dagli occhiali da sole portati sul palco dallo sponsor Marcolin in carne ed ossa elegantemente vestite.

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Tornando al Cala di Volpe dove si è svolta la cena di gala, l’albergo ha riaperto dopo il letargo invernale e un “lifting d’autore” firmato da Savin Couelle, figlio d’arte che ha sapientemente attualizzato le geniali intuizioni stilistiche già applicate da suo padre Jacques nell’hotel più bello e suggestivo della Costa Smeralda.

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Altra novità molto positiva, annunciata dal maltese Hans Cauchi, general manager del Cala di Volpe, sta in una dose maggiore di Sardegna nei gusti, nei profumi e nei sapori. Quest’anno, la clientela cosmopolita degli alberghi Starwood in Costa Smeralda potrà trovare persino i cioccolatini e lo champagne “made in Sardinia”.

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A Porto Rotondo spunta il Campanile: grazie anche a Krizia

25. Maggio 2008 

 Sarà inaugurato il prossimo 21 giugno il Campanile in legno di Porto Rotondo, unico al mondo, sia per i materiali usati che per le sue dimensioni. La torre campanaria, alta 22 metri, nasce da un progetto di Mario Ceroli e Gianfranco Fini.

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Il disegno originale, risalente agli anni Settanta, è stato rielaborato dall’architetto Sergio Malgaretto, dal punto di vista costruttivo e statico. Da alcuni giorni si sta lavorando al montaggio della torre mentre sono già partiti gli inviti per una giornata sacra & profana, organizzata dal Conte Luigi Donà dalle Rose, presidente della Fondazione.

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Sul biglietto d’invito spicca la dicitura: “Non ci sono parole per esprimere la nostra riconoscenza a Mariuccia Mandelli, da tutti conosciuta come Krizia, per la sua straordinaria generosità e sensibilità artistica che ha permesso la costruzione di questa opera d’arte”. Sarà presente lo scultore Mario Ceroli, autore anche del nuovo e magnifico portone in vetro della Chiesa portorotondina di San Lorenzo.

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Portone e Campanile saranno inaugurati durante la stessa mattinata che culminerà nella Messa solenne celebrata dal Vescovo Mons.Sebastiano Sanguinetti. La torre è caratterizzata da sei campate e sulla sua sommità verrà posta una cuspide, sempre in legno, ma rivestita di rame. Il disegno originale, firmato Ceroli-Fini, prevedeva, come posizionamento del campanile, la parte anteriore della Chiesa di San Lorenzo, affacciata sulla scalinata che porta sulla Piazzetta San Marco. Invece, considerati vari aspetti logistici e i flussi dei passaggi pedonali, si è deciso di collocare la torre campanaria sul retro dell’edificio sacro. Qui è stata individuata un’area, destinata esclusivamente ad ospitare un’opera tanto singolare quanto suggestiva. L’architetto Sergio Malgaretto è riuscito, senza alterare il progetto iniziale, ad “attualizzarlo” riguardo alla tecnica costruttiva e alle soluzioni tecnologiche.

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Inoltre, rispetto al primo disegno, è stata aumentata l’altezza del campanile, proprio in funzione di una visibilità ottimale anche per chi arriva a Porto Rotondo dal mare”.

A passeggio nel Parco della Certosa: i numeri di Berlusconi-Giardiniere

18. Giugno 2008

Enzo Moretto, entomologo e naturalista fra i più noti a livello internazionale, fondatore del Museo degli Insetti di Padova, ha promosso un gemellaggio tra la Casa delle Farfalle del Presidente Berlusconi, a Porto Rotondo, e lo Zoo di Mosca. Nei 75 ettari del Parco di Villa Certosa a Punta Lada con vista sul Golfo della Marinella, è un susseguirsi di collezioni che proviamo a citare in ordine sparso. L’anfiteatro dei Cactus accoglie 2.100 piante grasse di 500 specie diverse, provenienti da ogni parte del mondo, disposte su tre terrazzamenti concentrici, attorno ad una piccola laguna.

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In inverno, il riscaldamento è garantito da stufe speciali che, quando la temperatura scende a 5 gradi, buttano fuori aria calda. Nel Museo degli Hibiscus ci sono 5.000 piante di 850 specie arrivate alla Certosa da tutto il globo. Sono molto delicate e, per non farle morire, è stato realizzato un sistema di riscaldamento sotterraneo con l’acqua calda a 40° gradi che circola tra le radici. Strabiliante è il Lago delle Palme contornato da 1.200 piante di 180 specie diverse.

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Utile, bello e profumato, confinante con un tunnel di rose, è l’Orto della Salute con 85 specie diverse. Sono tutte piante officinali dalle quali, alla Certosa, si estraggono olii essenziali utilizzando un macchinario all’avanguardia. Altra specialità della casa: i liquori e le marmellate confezionate nei vasetti in vetro con il marchio “Il Parco di Villa Certosa”. Sono tutte preparate con la frutta di stagione raccolta nell'agrumeto che riunisce 800 piante di 160 specie, compresa la Mano di Budda, un tipo di cedro con delle protuberanze simili a dita.

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Berlusconi è riuscito a creare anche il Museo dell’Euforbia con 30 tipi di piante, gli spazi riservati a 300 peonie, a 500 hemerocalis e a una collezione di piante australiane rarissime. Spettacolare è il Labirinto delle Camelie con 1.200 piante di 160 varietà, fiorite da novembre ed aprile, più le statue della scultrice Alba Gonzales che ha posto al centro la sua Donna-Centauro. Un’aria verde-mistica tira nella Cappella vegetale, una enclave di rocce, alberi, la pavimentazione di pietra e panche in granito. Lungo il percorso s’incontra l’Orto di Getsemani, magnifica dimora per 150 ulivi la cui veneranda età è compresa tra i 500 e i 1.200 anni mentre i due alberi patriarchi hanno più di duemila anni, certificati da una expertise.

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Il parco è fiorito tutto l’anno e ogni stagione ha il suo angolo più bello. I cigni e otto tipi di anatre vivono nel lago delle Palme ma, nella tenuta, è facile avvistare anche tartarughe, conigli, pernici, volpi e cinghiali. I 75 ettari della proprietà sono equamente divisi tra curatissimi giardini, angoli sorprendenti e la tipica macchia mediterranea con un folto bosco di ginepri, lecci, cisti e mirti. La tecnologia è di scena nell’Anfiteatro, con i led sotto i sedili che arrivano a creare tremila giochi di luce telecomandati dalla regia. La struttura fa parte dell’Agorà che comprende anche piazze, specchi d’acqua e un punto di sosta dove si può pranzare e cenare. Una piccola gelateria, “la pizzeria” e la talassoterapia con 5 vasche di acqua di mare sono a disposizione dei numerosi ospiti della Certosa.

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A loro sono dedicati gli effetti speciali dell’ormai celebre vulcano tecnologico mentre i cancelli del Parco, qualche volta, si sono già aperti agli studenti per delle visite guidate dallo stesso Berlusconi. Lo scorso anno, il Cavaliere ha accompagnato gli alunni e gli insegnanti di una scuola media olbiese in un tour naturalistico con lezione di botanica inclusa. Il futuro del Parco della Certosa potrebbe riservare clamorose sorprese. Di recente, infatti, il presidente Berlusconi, riferendosi alla tenuta di Punta Lada ha pubblicamente detto: “E’ di una bellezza tale che dovrebbe essere aperto al pubblico perché è un patrimonio del Paese. Per questo pensavo, prima o poi, di renderlo fruibile alla collettività, magari attraverso una Fondazione ad hoc”.

 

Un Campanile, artisti, mecenati e nuovo rinascimento a Portorotondo

13. Giugno 2008

Prima dell’inaugurazione ufficiale, fissata per sabato 21 giugno, è stato presentato alla stampa il Campanile di Porto Rotondo, disegnato da Mario Ceroli, autore anche del nuovo portale in vetro della Chiesa. La torre campanaria, donata da Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, realizzata in legno di pino russo, è alta 24 metri, pesa 24 tonnellate ed ha un’anima d’acciaio legata da 96.000 viti. Costruita, con un sistema modulare, a Reuthe, un paesino dell’Austria, dalla ditta Kaufmann/ Canducci, è stata trasportata in Sardegna, e montata in poco più di una settimana.

Un Campanile artisti mecenati e nuovo rinascimento a Portorotondo Un Campanile artisti mecenati e nuovo rinascimento a Portorotondo 1

L’opera, unica al mondo, sia per i materiali usati che per le dimensioni, regge quattro campane, sempre disegnate da Mario Ceroli, dedicate ai quattro elementi: acqua, fuoco, terra ed aria. Alcuni amici del conte Luigi Donà dalle Rose hanno regalato le campane alla Fondazione, da lui costituita lo scorso anno per completare il percorso virtuoso d’arte & cultura che, sin dall’inizio, ha caratterizzato e distinto il villaggio di Portotondo.

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Il Campanile, ben visibile anche dal mare, è il nuovo simbolo di una località nata nel segno del mecenatismo grazie alla geniale intuizione, a metà degli Anni Sessanta, dei fondatori Luigi e Nicolò Donà dalle Rose. Allora i due giovani conti veneziani coinvolsero grandi artisti nella costruzione di Portorotondo. Oggi, attraverso la Fondazione, si vuole rilanciare il grande impegno delle origini ultimando vecchi progetti e realizzandone di nuovi.

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In sintonia e collaborazione con il Comune di Olbia, Portorotondo, anche grazie al ritorno di Mario Ceroli, si conferma un vero e proprio grande laboratorio artistico e culturale. Lo scorso anno, si è cominciato con il rifacimento della strada di via del Molo, opera rappresentante “la catena alimentare”, dello scultore Emanuel Chapalain. Dopo il Campanile e il portale in vetro, ideati da Mario Ceroli, già autore degli interni della Chiesa di San Lorenzo e del Teatro, saranno ultimate altre opere, sempre destinate al villaggio, come altrettanti “segni d’arte”.

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Tra questi: la facciata della chiesa, affiancata al campanile, che sarà rivestita di granito; l’installazione del rosone, anch’esso creato da Mario Ceroli, realizzato in vetro di Murano; il rifacimento di via Riccardo Belli ad opera di Pinuccio Sciola e della piazza di Rudalza, con la scalinata verso il porto disegnata da Ceroli. Quindi il completamento del teatro dove verrà installata una maestosa macchina scenica ideata anche questa da Ceroli e la copertura a vela per la cui progettazione sarà coinvolto Renzo Piano.

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Silvio Berlusconi e il Campanile: due mattatori a Porto Rotondo

22. Giugno 2008

Berlusconi inaugura campanile giugno 2008

Berlusconi in bretelle, Berlusconi in paglietta, Berlusconi sotto l’ombrello parasole bianco retto da Marilena Barilla, Berlusconi che vorrebbe-ma-non-può fare la Comunione e chiede al Vescovo Sebastiano Sanguinetti di perorare la causa dei divorziati che non possono avvicinarsi all’eucarestia, Berlusconi con il naso all’insù che ammira il nuovo campanile di Porto Rotondo regalato da Krizia, Berlusconi affascinato dal coro degli Amici del Canto Sardo e dalla voce di Maria Giovanna Cherchi.

Silvio Berlusconi e il Campanile due mattatori a Porto Rotondo  Silvio Berlusconi e il Campanile due mattatori a Porto Rotondo 1  

Il premier, conclusa la cerimonia per l’inaugurazione e la benedizione della torre campanaria disegnata dallo scultore Mario Ceroli, si è fermato non pochi minuti con gli artisti sardi che hanno accompagnato con i loro canti la Messa solenne celebrata sul sagrato arroventato della Chiesa di San Lorenzo a Porto Rotondo. Ha persino proposto al gruppo di tradurre in “limba” alcune delle canzoni composte da lui, Silvio Berlusconi, e da Mariano Apicella.

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Il Cavaliere di blu-notte vestito, con bretellone tono su tono, si è fattto fotografare con il coro e la cantante invitati anche alla Certosa; ha scherzato con i bambini “suoi coetanei” e, al secondo giro, effettuato dalle pie donne con il cestino delle offerte tra i fedeli, ha dato un obolo molto consistente.

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Il primo, infatti, lo aveva trovato impreparato e momentaneamente sprovvisto di bigliettone, comunque recuperato nel giro di pochi minuti e deposto nel cestino solertemente ripresentato.

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Berlusconi, arrivato in giacca, dopo qualche minuto si è “liberato” restando in maniche di camicia, alternando un panama beige al vezzoso ombrellino bianco tenuto non da lui ma dalla sua vicina di sedia, Marilena Barilla.

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Il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e il presidente del Consiglio comunale Tonino Pizzadili, hanno invece stoicamente preferito non servirsi dei candidi parasole, gentilmente forniti dall’ efficientissimo staff della Fondazione ai 500 invitati seduti.

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La cerimonia, presidiata da un imponente servizio di sicurezza, ha visto grappoli di giornalisti, fotografi e operatori TV, impegnati ad arrampicarsi ovunque pur di catturare immagini e battute dalla prima fila dove il mattatore Berlusconi, anche da seduto, ha provato ad oscurare la svettante torre campanaria.

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A farne le spese è stata, all’inizio della cerimonia, il presidente della Provincia Pietrina Murrighile che ha dovuto terminare il suo discorso con un migliaio di persone voltate all’indietro e rumoreggianti, gli occhi fissi al “convoglio umano” indicante l’arrivo del premier, cittadino onorario di Olbia e portorotondino d’adozione.

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“La scelta della giornata di oggi per questa cerimonia è giusta – ha detto Berlusconi - perché è il solstizio d'estate. E' una giornata di festa e di augurio.

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Un augurio che va soprattutto ai giovani. La tradizione vuole, infatti, che le ragazze in cerca di marito mettessero la notte, fuori dalla casa, dei cardi per individuare il pretendente. La mattina all'alba se il cardo si trovava spostato verso l'esterno il marito non sarebbe stato del paese, se era spostato verso l'interno la ragazza si sarebbe sposata con un paesano.

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Alla mia veneranda età ho scoperto che la giovinezza è una categoria dello spirito non un fatto anagrafico”.

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La festa per il Campanile, fortemente voluto dalla Fondazione presieduta dal conte Luigi Donà dalle Rose, ha richiamato, sul sagrato della Chiesa i personaggi “storici” di Porto Rotondo, come Bulgari, Bormioli, Marzotto, Barilla, Malagò, Hruska e, naturalmente, la stilista-benemerita Mariuccia Mandelli, in arte Krizia.  Gli stessi, più altri duecento amici, si sono ritrovati, la sera prima, a casa Donà dalle Rose, per festeggiare, con un concerto del pianista Enrico Fagnoni il compleanno della contessa Roberta Alemagna, moglie del conte Luigi, cuore & motore della Fondazione di Portorotondo.

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